
Cosa unisce un’antica abbazia nel cuore delle Marche a un imprenditore di successo che si occupa di sistemi di misura e controllo per migliorare qualità, sicurezza e sostenibilità di processi e prodotti industriali?
Ti ricordi ? Qualche tempo fa ti avevo già descritto le meraviglie dell’antica Abbazia di Sant’Urbano nella terra del Verdicchio dei Castelli di Jesi, leggi qui per recuperare il contenuto L’abbazia di Sant’Urbano . Costruita intorno all’anno mille in un territorio verde e fertile è un gioiello rimasto intatto.
Ho potuto visitare l’interno, le navate, gli affreschi, scoprire una curiosità: l’occhio luminoso. E poi, leggere i pannelli esplicativi, passeggiare nei dintorni sul prat lindo, curato, nella cornice dell’armoniosa campagna marchigiana. Insieme al resto della comitiva sono rimasta abbagliata da questa scoperta.


Chi è riuscito nell’intento di recuperare e offrire al pubblico la visita di una tale meraviglia?
Ho scoperto che il progetto pubblico-privato di recupero e valorizzazione del complesso dell’abbazia benedettina vede fianco a fianco il Comune di Apiro proprietario dell’Abbazia e l’azienda Loccioni famosa in tutto il mondo. E proprio di recente a un convegno del FAI ho conosciuto e assistito all’intervento di questo imprenditore illuminato, marchigiano, Enrico Loccioni e ho scoperto la storia familiare che lo lega all’abbazia, a questa terra. E il perché di questo suo contributo alla comunità e il senso profondo che c ‘è dietro le parole fare impresa.
Ti scrivo di seguito le sue parole che mi hanno colpito
Quando penso al futuro, penso a ciò che un prete di campagna mi diceva tanto tempo fa: Enrico, stai attento, tanto non ci portiamo via niente, siamo tutti usufruttuari. Cerca di lasciare un po’ meglio di quello che hai trovato. Sarà filosofia ma è quello che finora abbiamo fatto e che continuiamo a fare
Quindi il mio consiglio è di dedicare mezza giornata almeno alla scoperta del territorio, la Valle di S. Clemente, e di questo gioiello unico: l’antica abbazia benedettina. Non dimenticare di assaggiare i prodotti del territorio e il famosissimo e pluripremiato Verdicchio dei Castelli di Jesi.



Mi scrivi poi, sotto, come è andata?
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