
Quanto ci è mancato il mare in questi mesi di lockdown?
Parecchio a giudicare dai social, dove abbiano visto scorrere gallerie di ritratti felici sul bagnasciuga e poi video di baie, calette, acque cristalline che pareva di esserci immersi dentro l’acqua (anche se eri sprofondato sul divano) e quasi ti aspettavi, da un momento all’altro, che ti arrivassero gli spruzzi in faccia.
Anche a noi marchigiani che l’Adriatico ce l’abbiamo in casa, è mancato un sacco. Quest’anno lo vivremo in modo diverso con nuove regole da rispettare e soprattutto, si spera, un senso di responsabilità verso sé stessi e gli altri.
Ma al mare non si rinuncia! Le teste coronate ovvero le spiagge dove sventola la bandiera blu nella mia regione, le Marche sono ben 15 e ce n’è per tutti i gusti, si va dalla sabbia allo scoglio, ai ciottoli levigati, 173 chilometri di costa dove scegliere il posto migliore per allungarsi sul lettino spalmati di crema solare.
I ristorantini sul mare riaprono con meno tavoli ma con tanta grinta, con la voglia di ricominciare nonostante le grandi difficoltà causate da questo virus microscopico. Si respira nell’aria la voglia di ripartire.
E a proposito di respirare, vale la pena ricordare che il mare (o meglio il microclima marino) ci fa bene:
- Diminuisce gli inestetismi della pelle (per es. dermatiti, la cellulite ecc)
- Migliora artrosi, reumatismi
- È consigliato a chi soffre di sinusite, bronchite, tosse
- Migliora la circolazione venosa (le famose passeggiate con l’acqua sopra al polpaccio consigliate dal dottore!)
- Tonifica i tessuti
- Riossigena il sangue
- Rigenera e dona vitalità.
E poi ci sono i riti a cui siamo abituati dall’aperitivo in spiaggia, all’ appuntamento con i pescatori che al mattino presto tornano dalla pesca a Porto Recanati, o assistere alla liberazione in acqua della tartaruga Caretta Caretta a Numana o la spaghettata con i moscioli di Portonovo, ordinare il mitico brodetto a Fano e poi la festa del mare, le torte di compleanno con le candeline spente sulla spiaggia, i fuochi d’artificio a ferragosto… anche il mare vissuto “in solitaria” all’ora in cui ancora non c’è anima viva o all’imbrunire per carpire l’ultimo raggio di sole.
E pazienza se quest’anno qualcosa non si potrà fare, la voglia di mare, quella, resta lo stesso!
Lascia un commento