
Cosa sta succedendo nel mondo della moda?
Vestiti vintage e di seconda mano sono sempre più amati, l’usa e getta, il capo che dura lo spazio di una? mezza? stagione, non va più di moda. Al contrario, i portali e le app dove acquistare pezzi di seconda mano (brand del lusso o poco conosciuti) e vintage sono sempre più frequentati.
Forse ci siamo accorti, complice la pandemia, che il pianeta non si può riempire di rifiuti tessili, di scarti di stagioni di collezioni di moda. E poi ci sono i metodi di lavorazioni, alcuni altamente inquinanti …
Dopo la sbornia dovuta ad anni di fast fashion bisogna tornare sobri e …rallentare. Ripensare l’economia del comparto tessile.
Come conciliare il tutto è piuttosto complesso, la moda sostenibile si può fare?
Qualcuno ci sta provando, ci sono brand che parlano di moda circolare e provano a rigenerare ciò che è stato, in passato, prodotto in grandi quantità. Penso a Rifò, per esempio, brand neonato e attivissimo sui social che produce capi con materiali riciclabili e fibre tessili rigenerate certificati da Global Recycled Standard.
Ho scoperto che esiste il filato di poliestere riciclato. Da dove proviene? Dalla bottiglietta di platica! Sembra magia!
Rifò nasce a Prato e parla italiano, “rifò” vuol dire “rifaccio”, nella storia di questa giovanissima impresa le parole del passato come “cenciaioli” si uniscono a quelle del presente come “crowdfunding” e “moda a km zero”. A cui si unisce “creatività no limits”. Un bel progetto, vero?
Preloved, già amati: è la parola su cui mi sono concentrata nell’ultimo periodo. Che modo bellino di parlare di capi di seconda mano. I miei sono di … famiglia! I vestiti della mia mamma (appassionata fashion ma a modo suo) sono entrati nel mio armadio (lei non butta via niente). “La seta pura se è eccellente dura nel tempo” diceva anni fa e dice tutt’ora e sentirla sulla pelle, aggiungo io, è come una carezza leggera, leggera.
Dunque, questo è il mio progettino fashion: indossare i capi della mamma per promuovere il territorio e tutte le cose belle che ho voglia di raccontarvi. Vi tengo aggiornati, promesso.
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