
Nel 1868 durante un soggiorno a Grottammare il celebre musicista Franz Liszt scriveva:
L’azzurro del mare, gli ameni colli verdeggianti, la dolcezza del clima e il profumo dei fiori e degli aranci formano una poesia pari alla celeste armonia dei suoni…”
Ecco, il borgo di Grottammare (la parte alta in collina e la parte bassa sul mare) è rimasto così, con i colori e i profumi ben descritti da Liszt ed è, giustamente, annoverato tra i Borghi più Belli d’Italia.
La spiaggia di Grottammare è perfetta per trascorrere la giornata alternando i “bagni di sole” ai tuffi in mare. Al tramonto, con il fresco, cominciate a salire verso la parte alta del paese.

Perdetevi tra i vicoli di Grottammare Alta, arrampicata sulle pendici del monte Castello (che non è un vero e proprio monte ma una collina dove si trovano i resti di un castello trecentesco), affacciata sull’azzurro dell’Adriatico. Il borgo, prediletto dagli artisti (e in tempi recenti dai turisti), regala scorci mozzafiato sul mare.
Già nel 1600 era conosciuta come stazione climatica prediletta dalla nobiltà e nel 1800 vi soggiornò il fratello di Napoleone, Girolamo Bonaparte insieme alla moglie Caterina.
Passeggiando lungo i vicoli sbucherete nelle piazzette assolate e incontrerete:
- ll torrione della Battaglia (con riferimento agli attacchi dei pirati che “infestavano” l’Adriatico)
- La chiesa di S. Agostino
- Il teatro dell’Arancio
- La torre dell’Orologio

Il teatro dell’Arancio ospita le opere dello scultore Pericle Fazzini, nato a Grottammare, definito da Ungaretti “lo scultore del vento”. La visita è breve ma ve la consiglio.

C’è un altro artista degno di nota le cui opere sono strettamente legate al borgo, Giacomo Pomili, detto il Tarpato, un artista incompreso che merita di essere rivalutato e conosciuto.

Nei suoi dipinti rivivono Grottammare, i suoi abitanti e le leggende locali. Le pennellate, cariche di colore, ricordano lo stile naif ma anche Chagall, il cubismo … Fantasia e realtà si mescolano nelle visioni pittoriche di Pomili, è un mondo a tratti reale, a tratti onirico. Le pennellate accese restituiscono un mondo fatto di simboli, di affetti e di desideri.
Il mio consiglio è: lasciatevi incantare da questo borgo, magari sorseggiando un drink seduti a tavolino con lo sguardo perso sulle onde blu del mare.
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